Come Cambiare Amministratore di Condominio

Istruzioni e consigli per un nuovo amministratore

Quando viene a mancare la fiducia in un amministratore di condominio a Roma, i condomini possono decidere di cambiare. Se vi state chiedendo se è se sia possibile cambiare e quando in questo articolo troverete tutte le risposte.

E’ possibile cambiare un amministratore di condominio a Roma?

Se un condominio a Roma decide di cambiare amministratore è legittimato a farlo. Il mandato di un amministratore di condominio a Roma dura 2 anni ed è rinnovato annualmente. La buona notizia e che se si decidete di revocare l’amministratore di condominio, potete farlo in ogni momento, senza vincoli di natura o di tempo. Quindi la risposta alla domanda è “SI“, è possibile revocare il mandato di un amministratore di condominio a Roma in qualsiasi tempo, e come detto in precedenza è possibile anche se il suo mandato non è ancora scaduto.

Occorre però prestare attenzione alle modalità con cui deve essere revocato. Per nominarne un nuovo amministratore di condominio a Roma occorrono delle accortezze o meglio seguire puntualmente quanto dettato dal codice civile per la revoca del mandato all’Amministratore uscente. Ricordate che l’Amministratore uscente deve essere avvisato, o meglio messo al corrente della volontà di un cambiamento in modo da portare il condominio ad una nuova gestione in totale serenità, permettendo, qualora sussistono dei buoni rapporti con l’amministratore uscente, la possibilità da parte sua anche di poter scegliere le dimissioni, rendendo lo scivolo di uscita e l’ingresso del nuovo amministratore più agevole.

Occorre una motivazione particolare per il Cambio dell'amministratore di Condominio ?

NO, non occorre dare motivazioni particolari di malcontento sia esse di natura amministrativa, tecnica o di gestione. La motivazione è unicamente quella di voler cambiare, non occorre dare giustificazione scritta su di un verbale, non è necessario dare valore o motivazioni ad una revoca.

Quando è possibile cambiare l'Amministratore di condominio a Roma?

Abbiamo capito che la revoca o la richiesta di dimissioni dell’Amministratore di condominio può essere posta in essere dal condominio in ogni momento della vita condominiale senza necessariamente attendere la fine del mandato.

Come cambiare l'Amministratore di condominio a Roma?

Si può cambiare amministratore in ogni momento della vita condominiale ma ora non ci resta che capire come farlo. Per la revoca e la nomina del nuovo amministratore di condominio a Roma occorre la maggioranza del condominio, 501 millesimi della rappresentanza.

Quanto tempo occorre per cambiare un amministratore di condominio?

I tempi sono variabili e in funzione della volontà di almeno il 50% dei millesimi del condominio. Dando per scontato che i numeri ci siano, occorre una decisione per iscritto da parte di ogni condomino scontento per ottenere la revoca dell’attuale amministratore di condominio a Roma. I tempi si aggirano intorno ai 20 giorni.

Procedura per cambiare amministratore di condominio a Roma

Come detto in precedenza occorrono delle accortezze verso l’attuale amministrazione di condominio a Roma. Per prima cosa occorre richiedere una assemblea straordinaria firmata da condomini che rappresentano almeno 1/6 dei millesimi in condominio (art. 66 disp. att. c.c. circa 166 millesimi posseduti da un minimo di due condòmini).

Nella lettera di richiesta di convocazione straordinaria indirizzata all’amministratore di condominio attuale, si deve chiedere la nomina di un nuovo amministratore e la revoca dell’attuale o nel caso, dimissioni dell’attuale amministratore e nomina del nuovo.

La convocazione di assemblea straordinaria indirizzata all’amministratore attuale va fatta con raccomandata con ricevuta di ritorno o via posta Pec. Nella richiesta di assemblea non dimenticate di inserire come punto all’ordine del giorno anche “Varie ed eventuali”.

Cosa succede successivamente alla ricezione della richiesta di convocazione dell’assemblea straordinaria

L’amministratore di condominio a Roma che riceve la richiesta di convocazione di assemblea straordinaria, ha 10 giorni di tempo per convocare la stessa dal ricevimento dell’invito inviato dalla rappresentanza del condominio, che come detto rappresenta 1/6 dei millesimi del condominio.

Cosa succede se l’amministratore di condominio non convoca l’assemblea

Se l’amministratore non convoca l’assemblea di condominio nei tempi previsti l’assemblea si riunirà comunque. L’accortezza è quella di comprare un nuovo libro verbale assemblea (utile al nuovo amministratore per fare subito il passaggio di gestione all’Agenzia delle entrate) nominare un presidente, un segretario e dare avvio all’assemblea senza la necessaria presenza dell’Amministratore che in questo caso è del tutto superflua. Nel nuovo libro assemblea verrà verbalizzata la revoca dell’attuale amministratore e sarà nominato il nuovo con l’accortezza di prendere nota della ragione sociale e del nuovo compenso.

La delibera per il nuovo amministratore sarà presa con la maggioranza dei millesimi, ovvero il 50% + 1 come previsto dall’art.1136 co.4 cod.civ.

Il nuovo amministratore prenderà in consegna il libro verbale assemblee, e provvederà ad inviare una copia all’amministratore uscente pregandolo di avere quanto prima una data certa per il passaggio di consegne. Successivamente si recherà all’agenzia delle Entrate per sbrigare le pratiche del passaggio di gestione per poi recarsi in banca per avere la firma sul conto corrente bancario.

Moduli Utili

Di seguito trovate i link per scaricare quanto necessario all’autoconvocazione.

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